16.01.2024, di Tomasz Konicz
L’inno contro i denti curati di chi si è accampato nel giardino!
La gravità, con cui la brutalizzazione delle classi medie tedesche indotta dalla crisi è già arrivata al suo punto critico, appare particolarmente evidente nel dibattito in atto su Fuga e Migrazione. Su questo, ormai quasi tutti i partiti hanno copiato le posizioni dell’AfD (Alternative für Deutschland) e tutti i principali media ormai propagandano apertamente il darwinismo sociale. Prima che i Verdi cedessero, ancora una volta, su quello che era uno dei loro temi principali, il primo ministro del Baden-Württemberg aveva già aperto la strada. Nell’ottobre del 2023, nel dibattito sulla migrazione, Winfried Kretschmann si è espresso dicendo che, nei confronti dei richiedenti asilo bisogna assumere una posizione più dura. «Tutte le misure che servono a frenare l’immigrazione irregolare» vanno attuate, dal momento che la «situazione di sovraccarico» sulle autorità locali è diventata inaccettabile. Kretschmann si è detto aperto non solo a delle misure di inasprimento, come l’abolizione del sistema dei bancomat, dicendosi favorevole ai tagli alle prestazioni sociali – decise a novembre con il coinvolgimento del suo partito – ma si è addirittura espresso a favore dell’introduzione del lavoro forzato per i rifugiati («lavoro obbligatorio per quei rifugiati che hanno prospettive di rimanere»). Il cambiamento di discorso che è avvenuto nel dibattito sull’asilo – dove i rifugiati vengono solitamente chiamati soltanto „migranti“ – rivela fino a che punto sui sia estesa l’egemonia della Nuova Destra. Ad esempio, Der Spiegel ha usato sulla copertina di un numero di settembre, una foto pesantemente falsata – insieme alla domanda: «Possiamo continuare a farlo?» – in modo da mostrare così quella che appare come se fosse una coda infinita di rifugiati. Per settimane è stato come se, nella propaganda contro i rifugiati, quasi tutti i gruppi e gli attori politici rilevanti stessero cercando di superarsi a vicenda; finendo così, in ultima analisi, per copiare l’AfD, una forza in gran parte estremista, che in Germania è cresciuta fino a diventare il secondo partito più forte, e che sta brutalmente spingendo il discorso, insieme all’intero spettro dei partiti, molto a destra, facendolo arrivare nel regno del prefascismo. Nel 2015, a indignare i nostri nazisti regolari erano gli smartphone in mano ai rifugiati; ora, invece, a causare malcontento – e non solo tra i ranghi dell’estrema destra, ma anche tra quelli del centro borghese – sembra siano i denti curati dei rifugiati. Ragion per cui, Friedrich Merz, il leader dell’opposizione (CDU), ad esempio, si è lamentato del fatto che i profughi stanno sottraendo tempo ai medici tedeschi, in modo da farsi così «rifare i denti». L’immagine del nemico che si sta costruendo ha delle forti caratteristiche e sfumature fasciste: il rifugiato viene immaginato come felice e viene visto come se fosse un iper-privilegiato, mentre in realtà rappresenta un gruppo socialmente debole ed emarginato. Di conseguenza, questa protesta non ha come obiettivo quello di fornire a tutti i cittadini un’adeguata assistenza sanitaria, simile a quella di cui gode il milionario Friedrich Merz. Qui si tratta di tagli e di riduzione delle spese.
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