Il Partito Liberale Democratico Tedesco – Freie Demokratische Partei (FDP) – non si preoccupa delle condizioni in cui avviene la produzione al di fuori dell’Europa
di Tomasz Konicz, 25.02.2024
Ancora una volta, le associazioni imprenditoriali tedesche sono riuscite a far valere i propri interessi a livello dell’Unione Europea. Il voto relativo alla legge sulla filiera di approvvigionamento dell’UE, che avrebbe dovuto essere votato dal Consiglio dell’Unione europea il 9 febbraio dopo lunghi negoziati, è stato rinviato. Dopo che la Germania ha annunciato che non avrebbe approvato la legge, diversi paesi hanno cominciato a nutrire dubbi. Ragion per cui, non è stato più considerato sicuro che c’era una maggioranza a favore della legge. La direttiva, in cantiere da anni – prima di essere bocciata a causa di un’obiezione dei ministri dell’FDP – avrebbe dovuto imporre alle aziende europee i minimi standard di civiltà che sarebbero stati vincolanti per quanto attiene all’approvvigionamento di materie prime e alla fabbricazione di prodotti primari al di fuori dell’Europa, ed era già passata al vaglio del Consiglio europeo, della Commissione europea e del Parlamento europeo. L’astensione della Germania – che ha lo stesso peso che avrebbe un rifiuto – scaturisce da una divergenza all’interno della coalizione esplosa a gennaio. I ministri dell’FDP, Christian Lindner (Finanze) e Marco Buschmann (Giustizia), si sono espressi contro la nuova direttiva dell’UE, sostenendo che sarebbe stata dannosa per l’economia tedesca. Secondo il presidio del Partito Liberale Democratico Tedesco, la direttiva dev’essere considerata portatrice di un’eccessiva burocrazia e incertezza giuridica, che non può essere accettata a causa dell’attuale debolezza economica della Germania. Pertanto, i liberali si trovano completamente in linea con le associazioni imprenditoriali tedesche, le quali, secondo l’Handelsblatt, stanno „massicciamente“ protestando contro la direttiva dell’Unione Europea. Christoph Werner, presidente del consiglio di amministrazione della catena di farmacie DM, in un’intervista a N-TV, è arrivato persino a definire il progetto di legge come „intrusivo“. Precedentemente, il ministro del Lavoro Hubertus Heil (SPD) e il ministro dell’Economia Robert Habeck (Verdi), che hanno appoggiato la legge UE, avevano invitato invano il cancelliere Olaf Scholz ad avvalersi della sua autorità di emanare direttive e imporsi. Anche il presidente della commissione per gli affari europei del Bundestag, Anton Hofreiter (Verdi), ha lanciato un appello in tal senso, mettendo in guardia circa quella che, per la Germania, sarebbe una perdita di prestigio europeo: «È inaccettabile che all’ultimo minuto la Germania si astenga ripetutamente riguardo quelle che sono delle importanti decisioni europee». Scholz deve impedire che in futuro accadano cose del genere, ha chiesto Hofreiter.
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