Recensione di EXIT (Tomasz Konicz)

Di martedì , la sera, si possono fare molte cose, in casa o fuori, senza danneggiare nessuno, neanche se stessi come può invece accadere seguendo le trasmissioni condotte da Floris o Giannini (o peggio), la cui caratteristica comune è quella di seguire gli avvenimenti di prima pagina con un orizzonte che non supera la settima successiva, trasmissioni del tutto prone alle esigenze di marketing e al presenzialismo di politici di governo e di opposizione, all’insegna del fair play di fondo (tra cani non si mordono), dei sondaggi e delle sempre più ridicole controversie sulle ricette per il progresso della nazione ovvero sullo sviluppo economico dello Stato democratico del lavoro. Controversie sulla crisi blindate su posizioni intra-economiche, in cui ogni ipotesi interpretativa altera a tali imperativi costituisce semplicemente un tabù, protetto dallo slogan di rito del „fatti, non parole“.

Link: http://ozioproduttivo.blogspot.it/2015/11/recensione-di-exit-tomasz-konicz.html

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