L’Alleanza dei Sanzionati

L’Iran e la Russia si sono parzialmente ritirati dal sistema di pagamento Swift

24.01.2024, di Tomasz Konicz

Ecco come, in pratica, dopo una lunga fase di coordinamento, si presenta oggi la de-globalizzazione: all’inizio di gennaio, l’Iran e la Russia hanno deciso di abbandonare il sistema di pagamento Swift, per passare ai pagamenti bilaterali e ai bonifici bancari diretti.

L’integrazione tra i sistemi bancari russo e iraniano, era già stata avviata all’inizio del 2023. Ma ora, le transazioni non saranno più regolate in dollari statunitensi, bensì nelle valute dei due paesi, le quali sono soggette a sanzioni da parte dell’Occidente. Entrambi i paesi sono membri di quella che costituisce un’alleanza dei mercati emergenti BRICS (l’Iran lo è solo da quest’anno), la quale, tra le altre cose, si è posta anche l’obiettivo di agire contro il dominio del dollaro USA in quanto valuta di riserva mondiale. Tuttavia, per adesso, il commercio bilaterale tra Iran e Russia avverrà nelle valute nazionali che sono al di fuori del sistema SWIFT, mentre invece lo scambio di merci con gli altri paesi BRICS continuerà a essere gestito secondo il sistema di pagamento occidentale.

È da tempo che la Cina sta cercando di realizzare un sistema di pagamento globale in concorrenza con il „Cross-Border Interbank Payments System“ (Cips), che tuttavia, con solo 1.484 partecipanti, rimane sottosviluppato e pertanto continua a fare affidamento su Swift: circa l’80% dei trasferimenti di denaro Cips continua ancora a essere elaborato tramite Swift. Questo parziale ritiro, dell’Iran e della Russia, dall’ordine finanziario dominato dal dollaro e da SWIFT, è dovuto alle sanzioni occidentali,che utilizzano la valuta di riserva mondiale, e il sistema di pagamento, come sanzione. Nel 2018, in seguito al fallimento dell’accordo sul nucleare iraniano, numerose banche iraniane sono state escluse dalla rete SWIFT. Lo stesso è avvenuto nei confronti di diverse istituzioni finanziarie russe, alla fine di febbraio 2022, come risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Inoltre, a questo, bisogna aggiungere che dopo l’inizio dell’invasione c’è stato il congelamento dei beni russi all’estero; descritto come un «furto» dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Pertanto, il crescente utilizzo del dollaro USA come „strumento di sanzione“ tende a minare quella che la posizione egemonica della valuta statunitense nel sistema finanziario globale. Le sanzioni – che nel caso della Russia si estendono, nella guerra in Ucraina, fino ad arrivare a essere un conflitto militare indiretto con gli Stati occidentali – ha rafforzato l’asse Teheran-Mosca.

Link: https://francosenia.blogspot.com/2024/01/i-fratelli-sanzionati.html

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