Osservazioni sul passaggio degli Stati Uniti alla fascistizzazione aperta
di Tomasz Konicz, 01.11.202
«Stiamo andando a ucciderli. Praticamente, saranno morti.» (Donald Trump) [*1]
L’assassinio del fascista Charlie Kirk – è questo il modo corretto di definirlo – avvenuto nel settembre 2025, segna un punto di svolta nel processo di fascistizzazione degli Stati Uniti, nel quale gli sforzi per stabilire un’egemonia del discorso di destra sono stati sostituiti da una repressione aperta. I discorsi che fa la destra, sulla libertà di espressione, che per anni hanno legittimato la disinibizione e l’imbarbarimento del discorso pubblico, stanno ora cedendo il passo alla tendenza a sopprimere apertamente tutte le opinioni dissidenti. L’amministrazione Trump, non solo vuole mettere a tacere le singole voci critiche, ma intende arrivare a controllare i mass media, che ora vanno messi in riga, così come devono essere attuati quegli attacchi – che ben presto avranno inizio – ai movimenti e alle organizzazioni sia di sinistra che liberali che presto inizieranno. La repressione imminente, prende le mosse dalla lotta egemonica condotta con successo dalla destra in questi ultimi anni. La solidità dell’egemonia della destra è evidente già solo per il fatto che il fascista Kirk – che tra l’altro, letteralmente, rimpiangeva la schiavitù negli Stati Uniti [2] – viene ormai definito dai media mainstream come se fosse stato un “attivista conservatore”. Gli omicidi, ormai dimenticati, dei deputati democratici del Minnesota, uccisi da un fanatico antiabortista di destra, si contrappongono al lutto nazionale decretato per il fascista Kirk. Per non parlare delle reazioni di Trump all’omicidio dell’antifascista Heather Heyer durante la sua prima presidenza nell’estate del 2017, sfociate in degli sprezzanti commenti presidenziali e in accuse indirette [3], mentre ora si sta invece instaurando un sistema di delazione, che di fatto impone divieti di lavoro a tutti coloro che non vogliono mostrare simpatia per questo uomo di destra, il quale per tutta la propria vita, nella peggiore tradizione fascista, ha condannato, come opera del diavolo, ogni minimo sentimento di empatia. [4] E, chiaramente va detto anche che lo scherno, l’esultanza, la gioia maligna con cui la sinistra radicale ha accompagnato l’omicidio di Kirk – ucciso in presenza dei suoi figli – è di per sé un segno del degrado pre-fascista. È riprovevole non solo per la semplice empatia umana, che non deve essere negata dal fascismo, ma anche per quelle che sono semplici considerazioni politiche: la destra statunitense sta costruendo un martire, un Horst Wessel, la cui morte violenta sarà il catalizzatore della fascistizzazione aperta degli Stati Uniti. Definendo il movimento di base decentralizzato “Antifa” come una “organizzazione terroristica”, il fascismo non solo vuole criminalizzare il movimento antifascista, ma crea anche delle opzioni di repressione, il più possibile vaghe, che possono colpire tutti i possibili gruppi e movimenti di opposizione. E tuttavia questa „Racket Alliance“, che viene ancora abitualmente indicata come „l’amministrazione Trump“, è ben consapevole delle proprie bugie e fantasie circa il presunto „terrorismo di sinistra“, il quale dovrebbe tenere in una morsa gli Stati Uniti. Subito dopo l’attacco a Kirk, il Dipartimento di Giustizia ha rimosso dal suo sito web il suo studio sulla violenza estremista negli Stati Uniti [5], secondo il quale, negli ultimi decenni, ben tre quarti di tutti gli atti politici di violenza erano attribuibili alla destra statunitense. Il dispiegamento della Guardia Nazionale nelle città controllate dai Democratici (Chicago, Portland), non ha alcun legame razionale con le proteste e con gli scontri localizzati nel corso dei quali le comunità di migranti disperati vengono provocate dalle molestie quotidiane messe in atto da parte delle squadre di cattura dell’ICE. Il giro di vite, viene accompagnato da delle purghe messe in atto nell’apparato statale, il quale è ormai saturo di estremisti di destra, o di opportunisti obbedienti a Trump. [6] Nell’FBI, che è ora gestita dal clown del terrore di Trump, Kash Patel, nelle diverse ondate, sono stati licenziati [7] gli investigatori che avevano indagato sul tentativo di colpo di Stato da parte di Trump del 2021. L’odiata autorità per l’immigrazione, ICE, che si sta trasformando in una milizia extra-legale, de facto legata al presidente, sotto la guida dell’estremista di destra Stephen Miller [8], ha subito delle epurazioni simili, che hanno riguardato la sua leadership, nell’ottobre 2025, oltre a essere teatro di vaste nuove assunzioni [9]. L’obiettivo, qui è quello di eliminare tutte le forze che si frappongono a un’escalation degli attacchi terroristici fascisti [10] messi in atto nei quartieri, e sui settori della popolazione, dominati dai migranti e dai poveri. Il sistema giudiziario – che è stato a lungo dominato dalla destra americana [11]– ora, sotto il procuratore generale Pam Bondi, funziona come strumento diretto del potere di Trump, volto a eliminare gli oppositori del presidente per mezzo di impeachment. Si tratta di una campagna di vendetta, che è caratteristica delle oligarchie autoritarie, nella quale la funzione dello Stato in quanto „capitalista collettivo ideale“ viene sempre più erosa, nel mentre che degenera, in preda ai racket e alle reti oligarchiche che lo strumentalizzano per i loro interessi particolari. Anche l’esercito sta per essere allineato alla linea fascista dell’amministrazione Trump, la quale ora sta propagandando pubblicamente il suo intervento contro il cosiddetto “nemico interno” [12] . Le prime dimissioni di alti ufficiali militari sono già in corso, proprio in relazione all’azione illegale dell’esercito statunitense nella sua escalation contro il Venezuela.[13]
Link: https://francosenia.blogspot.com/2025/11/la-reindustrializzazione-della-racket.html