Germania. Crisi climatica e campagna elettorale: molti non hanno capito la vera posta in gioco

Il dibattito sul clima è probabilmente il tema che si sta rivelando più deprimente nella campagna elettorale per il Bundestag [si voterà il 26 settembre]. In effetti, è a questo livello che il fossato fra ideologia e realtà si fa più profondo. Ciò che è discusso in pubblico e ciò che sarà necessario per evitare il collasso socio-ecologico appaiono così distanti a tal punto da ricordare la fase finale del “socialismo realmente esistente”, ossia quando gli apparati ossificati dello Stato e del partito si sono rivelati incapaci di cambiare rotta.

Nel caso specifico, è anche peggio, poiché la stessa sopravvivenza dell’umanità è ormai in gioco: nel “tardo capitalismo” della Repubblica federale di Germania, i Verdi subiscono pressioni in quanto “partito dei divieti”, o poiché propongono di discutere su temi come i limiti di velocità sulle autostrade, l’aumento dei prezzi del carburante o la soppressione dei voli a corto raggio. Ora, simultaneamente, la crisi climatica ha già assunto le dimensioni di una catastrofe – non solo sotto forma d’inondazioni, qui in Germania, ma anche sotto forma di un’ondata di estrema calura nel nord-est dell’America – ampiamente ignorata nei discorsi della campagna elettorale. L’Amazonia, la calotta glaciale dell’Artico, una grande parte del permafrost nel Grande Nord, ovunque plana la minaccia del superamento dei cosiddetti punti di non ritorno), mentre la Germania discute delle vetture elettriche a forte potenza e dei voli a buon mercato verso Majorca.

Link: https://mps-ti.ch/2021/08/germania-crisi-climatica-e-campagna-elettorale-molti-non-hanno-capito-la-vera-posta-in-gioco/

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